Siamo tutti d’accordo sul fatto che non sia il termine più positivo da dedicare a qualcuno.
Narciso, nella mitologia greca, è un personaggio che, a causa della sua vanità e crudeltà, viene punito dagli dei e cade vittima di se stesso: si innamora infatti del suo riflesso in uno specchio d’acqua e lì termina la sua vita.
E il narcisismo, se portato all’estremo, può portare a una vera e propria patologia psicologica, che comporta un senso di grandiosità, un desiderio continuo di ammirazione e una mancanza di empatia.
Una parola allegra da dedicarvi, insomma.
Ma in realtà il narcisismo può avere un suo risvolto positivo quando non è portato all’eccesso. C’è qualcosa che Narciso sa fare bene e che noi, invece, spesso dimentichiamo. Amare se stesso.
Prendiamo di questo termine non gli eccessi, ma il sentimento di stima per se stessi che sta alla base di tutto.
Sono giorni, soprattutto per alcuni di noi, di solitudine fisica. Ma se iniziassimo a considerare noi stessi come una vera e propria compagnia, allora forse ci sentiremmo un po’ meno soli.
Conosci la teoria dei cinque linguaggi dell’amore di Gary Chapman?
In pratica, Chapman sostiene che esistono cinque principali linguaggi dell’amore, che sono modalità con cui noi dimostriamo l’amore agli altri e con cui percepiamo l’amore che gli altri ci dimostrano. C’è un test per scoprire qual è il tuo linguaggio dell’amore ed è questo qui.
Avere il risultato del test tra le mani ti potrà essere utile in diversi modi: innanzitutto scoprirai a pieno quali sono le tue aspettative nei confronti degli altri e potrai comunicarle chiaramente. In più, se anche le persone accanto a te faranno il test, saprai anche qual è il loro modo di sentire le cose e potrai avvicinarti a loro in modo diverso. E infine, potrai usare i tuoi risultati per amare con più consapevolezza anche te stesso.